Segnalamento e anamnesi:
Tea, Labrador Retrivier, 4 mesi, femmina di 16 kg di pv
Investita da auto, presenta una frattura comminuta diafisaria di tibia sx
Condizioni generali ottime, nessuna frattura a carico di altri raggi ossei.
Seduta Chirurgica:
Soggetto posizionato in decubito dorsale, con arto colpito portato al di fuori del bordo del tavolo chirurgico per poter eseguire la riduzione ed il posizionamento dell'impianto a "cielo chiuso", in fluoroscopia.
Descrizione impianto:
- Componente circolare: anello 85 mm (color oro), 2 fili di K, 1/2 punta, diametro 1,5 mm posti in carico con 50 Kg. Una fiches 2 mm fissata su bandierina doppia presa posizionata con direzione cranio-mediale, caudo laterale, disto-prossimale.
- Componente lineare: binario 2 asole con dadi e rondelle emisferiche M8.
- Struttura a "vela" di stabilizzazione
La componente lineare era così utilizzata:
- Asola prossimale 3 fiches da 3mm, fissate con 3 morsetti fissafili-fissafiches, con presa sul moncone prossimale.
- Asola distale 1 fiches da 3 mm, con presa sul moncone distale.
- Porzione comminuta completamente by-passata
Aspetto radiografico della frattura
In sede intraoperatoria abbiamo avuto difficoltà nella riduzione della frattura. Per questo motivo abbiamo deciso di applicare un anello 3/4 prossimale fissato temporaneamente con 1 solo filo di K e collegato mediante barre filettate all'anello distale. Agendo sui dadi delle barre filettate abbiamo potuto distrarre i capi ossei e ridurre la frattura.
Una volta ridotta e allineata la frattura abbiamo posizionato due fiches sul moncone prossimale e rimosso l'anello prossimale
Successivamente sono stati fissati gli elementi aggiuntivi sino a completo assemblaggio dell'impianto
Aspetto radiografico PO
Aspetto clinico PO
Dalle Rx Po sembra presente un supinato residuo di piede e una traslazione della componente prossimale. Da un punto di vista clinico la stessa situazione non sembrava essere presente. Per questo motivo si è deciso di rivalutare clinicamente il soggetto dopo 48 ore dalla chirurgia.
Tea ha iniziato ad appoggiare sull'arto operato sin dalla sera stessa dell'intervento. Al controllo appariva evidente un'alterazione del passo con piede supinato e abduzione della gamba che non poteva essere correlata alla sola presenza dell'impianto.
Aspetto Rx al controllo a 48 ore
In considerazione dell'aspetto clinico e radiografico abbiamo deciso di eseguire una correzzione PO.
Mediante una intrarotazione dell'anello e obliquando maggiormente la barra è stato possibile correggere, a cielo chiuso e senza cambiare nessun punto di presa, la deformità residua. Inoltre, è stato possibile mantenere inalterata la posizione della fiches dell'asola distale, mediante l'utilizzo di una bandierina a doppia presa, che adeguatamente spessorata, veniva posta a "sbalzo" rispetto alla barra.
Aspetto radiografico post correzzione
Aspetto clinico
Aumento dello spazio fra morsetto e componente lineare e aspetto della fiches posta "a sbalzo"
Miglioramento dell'asse della tibia
Al primo controllo radiografico, eseguito a 15 gg da primo intervento, era già evidente un buon callo.
Al controllo eseguito a 30 gg, appare un callo pressochè completo.
In considerazione del carattere particolarmente esuberante di Tea si è deciso di eseguire la destabilizzazione dell'impianto, attuata mediante la rimozione della seconda fiches prossimale e quella posta sul moncone distale (asola distale).
A 38 giorni Po è stato eseguita la rx di controllo e la successiva rimozione dell'impianto
Aspetto clinico pre rimozione
Aspetto radiografico alla rimozione
Aspetto clinico alla rimozione
Il fissatore è stato rimosso dopo 38 giorni dal suo impianto, permettendo la correzzione delle deformità residue senza la necessità di cambiare i punti di presa sull'osso, dimostrando di fatto di "perdonare" errate valutazioni eseguite con il primo intervento e di poterle correggere senza la necessità di reintervenire chirurgicamente modificando la struttura e la conformazione dell'impianto originale.